mercoledì 22 aprile 2015

1°Prova Regionale Enduro Farigliano

Sguma racing team al completo per la prima prova di regionale svoltasi a Farigliano domenica 12 aprile e valevole per l'ambito trofeo Sguma. Il Team arricchito della presenza del neofita Sildoc si è recato in loco gia' dal sabato per espletare le verifiche tecniche e per la consueta scorpacciata pre gara presso la trattoria Ca'Veia di Lequio Tanaro. Solo Mimi e Coco attardati da impegni lavorativi ci raggiungeranno in nottata. La gara dovrebbe svolgersi su un percorso di circa 40 km da percorrere tre volte, i settori cronometrati si svolgono su un lungo a ampio fettucciato e su una linea stretta in buona parte in discesa, ma fatta eccezione per le speciali non riusciremo mai a fare un giro uguale all'altro perchè piu' che di una gara di enduro si è trattatato di un gran bordello!

Il Doc si è svegliato di buon ora, anchilosato dopo la nottata nel baule del Land Cruiser, incomincia con maestria da alchemico a miscelare polveri magiche e intrugli vari nel Camel Bag in vista della dura giornata che lo attende. Il Bottu,organizzato come sempre, si è già preoccupato di andare a svegliare Mimi e Coco che devono andare in direzione gara per il riconoscimento, ma questi dopo la nottata d'amore sembrano incuranti della cosa. Igor dal canto suo, appollaiato nell'Air Camping, sogna ancora un due tempi in sostituzione all'ormai mitica "caffettiera", sogno che si spera diventi al piu' presto realta'. Io ho dormito poco e male, il Bottu mi ha fatto compagnia nella suite del Furghy fresco di verniciatura ma ho faticato a prender sonno.

Come sempre partiamo ultimi, ma piu' ultimi non si puo'....tra l'altro hanno pure inserito il trofeo Husqvarna a rompere i coglioni, cosi' quando iniziamo la gara piu' di trecento moto ci precedono e i problemi sul percorso non tarderanno. Facciamo subito il primo fettucciato, Mari con il suo 350 nuovo e carico come non mai parte a razzo all'inseguimento di un Bottu affamato di gloria che spreme il suo trecento 2t , io cerco di tenere a mente i consigli di Germa sull'inserimento in curva con marcia bassa e motore in tiro per far correre la moto...ma a meta' fettuccia ho gia' il freno dietro che urla e finisco col pompante in ebollizione. Sildoc, Gigi e Igor cercano di fare del loro meglio senza prendere troppi rischi.
Proseguiamo insieme per il trasferimento verso la seconda speciale ma subito troviamo un tappo e ci fanno tornare indietro, radunare e tagliare un pezzo...hai hai butta male!
Riprendiamo lo sterrato e dopo aver superato dei bei vigneti ci addentriamo nell'antro buio e fangoso di fondovalle, qui ognuno cerca il passaggio migliore tra guadi, careggie e impantanamenti vari, in un tacido accordo abbandoniamo il Doc al suo destino e proseguiamo gia' con l'ansia del ritardo al primo CO. L'ennesimo tappo ci costringe ad una sosta di piu' di mezz'ora, con scene raccapriccianti e teorie delle piu' varie sul comportamento da tenere o la strategia da adottare: i piu' quieti stanno in coda rassegnati in attesa che la situazione si sblocchi, i piu' intrepidi (Igor) studiano percorsi alternativi e cercano di aggirare l'ostacolo, i piu' stronzi invece cercano di superare la coda incuranti delle cinquanta persone che stanno aspettando. Alla fine compaiono dei Neandertal con motosega che ci fanno deviare su un'altro percorso e sull'asfalto in direzione del CO che raggiungiamo in ritardo di un ora...
Nel frattempo incominciano a raggiungerci i piloti che stanno gia' facendo il secondo giro tanto per aumentare un po' il casino generale.
Dopo il CO c'e' subito la linea, per noi che siamo al primo giro non è cronometrata e ci fanno passare abbastanza in fretta, io me la sparo tutta con il Bottu che mi morde il culo e ci divertiamo un bel po'...il Doc entra in linea pensando di fare un percorso salute e raccoglier margherite ma al sopraggiungere del primo pilota cronometrato gli si spezza la poesia e riceve una valanga di insulti, finisce la linea frastornato e con una piu' bassa considerazione dell'homo enduris.
Igor frattanto e' scomparso da tempo e non abbiamo piu' notizia di lui, io proseguo con Mari, Gigi e il Bottu ma è un continuo accendi,spegni,spingi,aspetta...insomma una bella rottura di palle. Stiamo per finire il primo giro quando come per miracolo ricompare Igor, ma dietro non davanti come tutti ed in particolare lui pensavamo...la sua delusione è palpabile.
Raggiungiamo i box e lo sconforto è tanto, abbiamo impiegato un'eternita' a fare solo il primo giro e abbiamo accumulato un sacco di ritardo ai CO, ma questi verranno annullati.
Il Bottu lamenta il desiderio di abbandonare ma al mio voler proseguire non ci ricasca e salta in sella per il secondo giro, il Doc consegna la tabella in culo a sti' infoiati dell'enduro!
Secondo fettuccio con il supporto del doc che ormai veste i panni del manager, il bottu spinge al massimo ma inspiegabilmente impiega 6min 42 secondi contro i 5,45 del primo giro...Mari dopo aver ben incasinato il cancelletto di partenza e confuso i gia confusi cronometristi parte e conclude con un tempo di 6,06, io con un 5,59 ah!...se solo la piantassi di girare con il freno puntato!!!! Igor e Gigi rispettivamente 6.05 e 6,29.
Proseguiamo per il CO e la linea, qui troviamo una coda da farti passar la voglia...per fortuna dei passanti per non farci annoiare instaurano una discussione vivace con alcuni piloti in merito alla loro esigenza di andare in chiesa impossibilitati o attardati dal fatto che noi stavamo praticamente occupando tutta la strada...la signora con vera carità cristiana elargirà anche qualche scappellotto ai malcapitati!
Mi butto in speciale bello carico, mi diverto e vado forte nella parte in discesa...troppo forse...infatti alla prima ed unica curva a gomito arrivo lungo e cado, perdo tempo a ritirare su la moto mentre mi do del picio a gran voce, riparto bello incazzato e concludo a parer dei cronometristi con il mio miglior tempo, pochi secondi dopo, troppo pochi! Arriva Mari che ci prenderà piu' di dieci secondi a linea!!!Bravissimo! Il Bottu sembra soddisfatto e incomincia ad assaporare il gusto della vittoria! Igor finisce la speciale e si preoccupa subito di girarsi una cicca ma il buon Gigi lo convince a proseguire ancora un po'...ma dopo pochi km i crampi e la stanchezza prenderanno il sopravvento sull'umore del nostro pilota che nel bel mezzo del bosco dichiarerà : "Io mi fermo qui!". Gigi, il buon samaritano, preso dai rimorsi di coscienza non se la sentirà di abbandonarlo al suo destino e insieme termineranno anzitempo la gara. Noi proseguiamo ma nei vari casini di tappi e deviazioni perdiamo il Bottu che fa' un altro percorso e ci precede, io e Mari raggiungiamo un controllo timbro ma la tipa ci dice che non sa' se va bene da dove siamo arrivati...cosi' nella confusione piu' totale torniamo indietro, ci spariamo un mega giro nell'infido fiumiciattolo e arriviamo nuovamente dalla tipa ma da un'altra parte...bha! Inoltre siamo di nuovo in ritardo cosi' decidiamo di non fare rifornimento e tentare l'ultimo giro con la benza che ci rimane, arriviamo al CO trafelati e troviamo un rilassatissimo Bottu che gia' pensava di avercela fatta!
Facciamo la terza ed ultima linea, ormai solo piu' in tre...quando finisco la fettuccia vedo il Bottu che confabula con i cronometristi, poi mi si avvicina, mi da una pacca sulla spalla e tutto fiero mi fà: "nove secondi!" e risalta in sella...io un po' scoraggiato capisco di aver perso la leadership...
Raggiungiamo in fretta il CO, anche perchè ormai ci siamo solo piu' noi ancora in moto, gli altri hanno gia' tutti finito...facciamo l'ultima linea e Mari vera rivelazione piazza il miglior tempo di categoria.
Anche il trasferimento dopo la speciale viene annullato e raggiungiamo provati dalla lunga giornata il Paddock via asfalto.
Il Bottu sembra animato da una nuova forza, e tutto leggiadro e iperattivo, sicuro delle sue prestazioni si pavoneggia in attesa della classifica ufficiale mentre si adopera nello smontare il campo e caricare le moto, anche il Mari è felice ed entusiasta della sua performance...io e il resto della truppa invece, chi per un motivo chi per un'altro siamo un po' piu' delusi. Le classifiche pero' non arrivano, causa probabilmente di tutti i casini che ci sono stati, cosi' infine decidiamo di partire.

Saranno state le dieci di sera quando, in compagnia di Mimi e Coco con i quali sto' replicando la cena del giorno prima per consolarmi, ricevo una telefonata da un mestissimo Bottu che mi comunica la classifica ufficiale che lo vede piazzarsi in dodiciesima posizione dietro ad un entusiastico Mari in ottava ed un incredulo io in quinta!!


Si conclude cosi' la prima prova di regionale, con tante sorprese, tante perplessità ma sopra tutto come sempre tante tante risate!

Alla prossima...ciao!

Tia

Classifica Trofeo Sguma:

TIA         - 6
MARI     - 5
GERMA - 4
GIGI       - 1
IGOR     - 1
SILDOC- 1



giovedì 5 marzo 2015

Regionale 2015

Tra poco riprenderanno le gare di regionale che ci vedranno impegnati nuovamente in battaglie epiche per la conquista del mitico "Trofeo Sguma". Due nuovi Piloti si uniranno alla sfida: Sildoc e Bananagaba.

Eccovi quindi le date ed alcune informazioni per i neofiti:

DATE:

12.04 - Farigliano
17.05 - Salmour
31.05 - Vesime
14.06 - Ceva
19.07 - Valli Tortonesi
11.10- Azeglio
INFO PRATICHE:

ISCRIZIONE:
 Direttamente al motoclub, Dario si occupa di tutto basta portargli i soldi, non è necessario recarsi di persona ma uno di noi puo' farle per tutti. Noi partecipiamo nella categoria AMATORI 3 Giri, ma volendo si puo' fare anche la AMATORI 2 Giri con classifica a parte.

OPERAZIONI PRELIMINARI:
Vengono effettuate al sabato pomeriggio e la domenica mattina presto, possono essere effettuate anche da un'altra persona ma il pilota deve presentarsi prima della partenza in direzione gara per far vedere i documenti. Quindi chi non potesse venire gia' il sabato puo' raggiungerci la domenica mattina, la nostra categoria parte per ultima quindi c'è sempre abbastanza tempo.

MOTO E DOCUMENTI:
Per la gara e le verifiche è necessario avere: Patente, Licenza, Libretto e assicurazione.
La moto deve avere: La targa originale montata, i pannelli portanumero bianchi, la protezione manubrio, le leve integre, le gomme omologate.

COME SI SVOLGE UNA GARA:

La gara si svolge su un percorso ad anello da percorrere 3 volte in un determinato tempo prestabilito (TEMPO DI PERCORRENZA)
La partenza è ad un orario prestabilito, bisogna presentarsi un po' prima al PARCO CHIUSO per ritirare la moto (solitamente un addetto chiama per numero i partecipanti che possono ritirare)e ci si reca verso la linea di partenza per aspettare il proprio orario di partenza (si parte in gruppi di tre)
All'interno di questo anello sono presenti dei controlli orari (CO), solitamente uno o due ai quali bisogna presentarsi in un orario ben preciso che è indicato sulla tabella oraria che viene consegnata prima della partenza. In questi controlli bisogna accedervi nel minuto esatto indicato non prima e non dopo per evitare penalita' e presentare la tabella per farvi apporre il tempo. Anche qui salvo che qualcuno abbia avuto problemi si accederà con i piloti con cui si è partiti. Solitamente si arriva in anticipo a questi controlli e ci si ferma un po' prima con tutti gli altri piloti per riposarsi e aspettare il proprio turno. 
Le prove speciali sono tratti cronometrati che troverete lungo il percorso e solitamente ma non sempre vicino ai controlli orari. Si tratta di linee o fettucciati chiusi al traffico dove si viene cronometrati e dove di fatto si gioca la vera gara. Solitamente la linea del primo giro non è cronometrata ed è possibile percorrerla in tranquillità per provarla. I fettucciati sono invece quasi sempre cronometrati gia' dal primo giro. Si accede in prova speciale direttamente seguendo il percorso di gara, un addetto vi dara' il via in prossimità della fotocellula, la fine della speciale è segnalata con cartelli gialli. L'ingresso in speciale non è vincolato da nessun orario, sta a voi decidere quando iniziare, se volete riposarvi fermatevi una ventina di metri prima e fate passare gli altri piloti. I tempi delle speciali verranno sommati per stabilire la classifica.
Finito il primo giro si raggiunge il PADDOCK, si fa' rifornimento presso i nostri furgoni e ci si riavvia verso il prossimo CO che in questo caso coinciderà con la partenza del primo giro e quando è il momento giusto si riparte.
SOLO ED ESCLUSIVAMENTE il CO dell'arrivo e cioè l'ultimo puo' essere preso in anticipo, senza incorrere in penalita', si CONSEGNA LA TABELLA e se non è previsto il parco chiuso ci si reca direttamente ai propri mezzi.
Lungo il percorso possono essere presenti dei CONTROLLI TIMBRO, al fine di evitare che qualcuno tagli dei pezzi di percorso, è sufficiente consegnare la tabella fare apporre il timbro e ripartire, non vi sono orari da rispettare per questo tipo di controlli.

PENALITA':

Sono previste tutte una serie di penalita' in tempo che vanno a sommarsi ai tempi delle speciali qualora uno commetta degli errori. La cosa piu' importante e' rispettare i tempi dei CO, nel caso uno dovesse per vari motivi entrare uno o piu' minuti in ritardo dovra' ricalcolare tutta la tabella sommando questo tempo ai successivi controlli orari per non incorrere in nuove penalita'. Questo noioso lavoro va fatto ogni qual volta entriate in anticipo o in ritardo ad un CO al fine di mantenere i tempi di percorrenza invariati...oppure ve ne sbattete le balle e entrate quando vi pare e vi godete il giro senza piu' pensare alla classifica.

IMPORTANTE:

Se decidete di ritirarvi, voi o qualcuno dovrebbe consegnare la tabella in direzione gara o ad un CO in modo che vi diano per dispersi.

Spero di essere stato abbastanza chiaro, se avete dubbi chiedete! Buon Divertimento

Tia









domenica 11 gennaio 2015

Hardalpitour 2014


HARDALPITOUR 2014



Sono le due del mattino, il motore stanco della mia Africa gira sornione incurante del buio che ci circonda, la strada tortuosa si inerpica su per qualche antico passaggio della Via del Sale che collega Liguria e Delfinato al nostro Piemonte. La sagoma scura di mio fratello mi precede immersa in un alone fluorescente di polvere, il Doc e Denis chiudono il gruppo stoici, in lontananza, in punta ad un colle o in fondo ad una valle serpenti luminosi di moto si snodano per il percorso.Non ho la minima idea di dove siamo ma son stanco e mi girano anche un po' i coglioni...so' solo che è lunga, ancora molto lunga...e mi chiedo - " Chi cazzo me lo ha fatto fare!? " - La risposta la so' benissimo: Mio padre! 

Tutto incomincio' molti mesi prima, con un messaggio di Pa' all'apparenza innocuo ma che velava a noi ingenui il destino che ci avrebbe riservato: " Ragazzi (io e Simone), mi piacerebbe fare con voi L'Hardalpitour quest'anno, una cavalcata con bombardoni oltre i 150 kg, partenza da Garessio e arrivo a Sestriere, 550 Km da percorrere tutti d'un fiato e per buona parte di notte, offro io! Dev'essere una figata...! " 
Mio padre non è mai stato un taccagno, anzi con noi è con tanti altri e sempre stato molto generoso ma, l'associare l' "offro io!" al "deve essere una figata...!" doveva farmi capire che da qualche parte doveva esserci un tranello...
Mi consulto con mio fratello che sembra molto contento di far qualcosa del genere insieme, accettiamo senza prendere troppe informazioni sull'evento, anche perchè il Doc gestisce tutta la logistica lui e noi godiamo di questo privilegio come dei veri "ufficiali". La scelta delle moto ricade sulle veterane del nostro nutrito parco moto: il Doc cavalchera' la sua mitica Africa Twin 750, Simo in seguito alla dipartita della mia storica XT ripieghera' sull'XR super Kittata dell'Expert ed io dovro' risistemare la mia amata XRV 650 ferma ai box da 6 anni! 

I mesi passano veloci e quasi ci dimentichiamo dell'appuntamento, solo papa' , bava alla bocca e occhietto famelico ogni tanto lancia qualche imput giusto per vedere se non tiriamo pacco! Tre settimane prima dell'appuntamento tiro fuori dal garage la "mitica", impolverata e con tutto il posteriore da rifare e ricostruire dopo l'eliminazione del vecchio serbatoio posteriore danneggiato e relativa sella. Metto qualche litro di benzina e collego i morsetti ad una batteria d'auto, tiro su' l'interruttore generale e premo sull'avviamento...nessun segno! Strano, non ci credo...non con un africa Twin! Il motorino d'avviamento non da' segni di vita' ma l'impianto elettrico si accende e penso al rele'. L'africa twin di mio padre, casualmente posteggiata a casa mia mi guarda con sospetto...io ricambio con un sorriso di circostanza, mi avvicino brugola e cacciavite alla mano gli smonto fiancatina, batteria e rele' prima che quest'ultima si possa lamentare...eseguo il trapianto sulla mia e come per incanto, prima uno e poi entrambi i cilindri riprendono vita! Amo questa moto..lo so è stupido! Ma chi ha avuto la fortuna di possederne una sa' che a quasi trent'anni dalla sua prima realizzazione ancor oggi ha ben pochi rivali e inquanto ad affidabilita' credo nessuno! Bene la moto funziona, ma tutto il resto del restauro e' da ultimare da anni, ho pezzi sparsi per tutto il garage, fiancatine di recupero tutte rotte da modificare, resinare e riverniciare, manca targa,portatarga e la sella è senza fodera è in parte bruciata! Ho comprato i pezzi su internet negli ultimi anni ma poi per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a ricomporre il tutto, ma oggi grazie al progetto di mio padre ne ho l'occasione e pochissimo tempo per farlo. Mi regalo (anzi forse me lo regala Bru...) un week-end di quelli che non passavo dai tempi in cui preparavo la moto per il Faraoni: sveglia all'alba e poi tutto il giorno nel garage, senza pause salvo una cicca ogni tanto per osservare i progressi o trovare l'ispirazione per la successiva modifica. Resina, stucco, levigatrice e tanta polvere e poi... vernice, fascette, staffe, bulloni e puntatrice da farsi venire i calli. Poi, quindici ore dopo, stanco e sporco la mia creatura e di nuovo li': pronta per una nuova avventura insieme, che figata! Grazie pa'! Se non fosse stato per la tua proposta sarebbe stata a prendere polvere in attesa di qualche attenzione per diverso tempo ancora!
Manca poco e frattanto io e Simo incominciamo a capire che sta' Hardalpitour non deve essere proprio una passeggiata...cosi' organizziamo una giornata di Test (proprio come prima di un Rally) per saggiare le condizioni delle moto e del Doc, passiamo cosi' una splendida giornata insieme su per i monti dello Jafferau, Cesana, Sansicario e via dell'Asietta. Le moto e i posti sono fantastici e io riassaporo il piacere di guidare un bombardone da 250 Kg! Il Doc è in splendida forma e piu' si ingobbisce e prende cartelle piu' sembra ringiovanire! Bha...speriamo sia genetico perchè io alla soglia dei quaranta mi sento un po' un catrame! Simo dal canto suo nostante l'esilio forzato e la totale mancanza di allenamento va' in moto come un bastardo e mi fa' girare non poco i coglioni! L'Africa e sempre l'Africa...scoppietta, ratta un po' e si mangia un kg d'olio ma con 110.000 Km, tante gare e due deserti sembra ancora una bambina (con l'asma!).

6-7 Settembre 2014

Il grande giorno è arrivato: rendez-vous alle 6 a casa del capo, partiamo destinazione Garessio e dopo cinquecento metri l'Xr tarocco dell'Exerpert è gia' morto e non ne vuole sapere di partire..."Tacuma bin...!", sgattiamo tra rialzi manubrio con rondelle sequenziali da ferramenta, interruttori vari, fascette, nastro isolante a palate ed elastici vari ricavati da camere d'aria il tutto opera del genio e dell' estro del connubio Gianni-Pierin! Un interruttore proveniente da una vecchia abat-jour sembra aver definitivamente terminato la sua lunga vita interrompendo l'alimentazione della moto, la sostituiamo con uno piu' recente proveniente dal impianto elettrico di casa mia è ripartiamo senza ulteriori problemi. Il Denis, Transalp munito ci raggiungera' piu' tardi per unirsi a noi nell'avventura.
Parco Chiuso
Arrivati a Garessio (150 km di trasferimento da sommare ai seguenti 550) troviamo un' orda di moto provenienti da un po' tutto il mondo, un organizzazione da Rally con Briefing in tre lingue precede il nostro ingresso al parco chiuso dove troviamo un' accozzaglia molto variegata di "pomponi" anni 80/90 muniti di gadget e luci supplementari di ogni tipo, moto spartane ed improbabili tipo Transalp 125 4t, truzzate incredibili (vedi moto completamente moquettata), veri e propri bolidi come la Triumph guidata dall'amico Gian, moto elettriche ed infine gli immancabili sfigati che in barba al regolamento si sono presentati con moto leggere di ultima generazione. Si mangia tutti sotto un grande tendone, le ore passano, papa' fa la spola tra me e Simo intenti a fumarci qualche cicca e il centro Garmin per il caricamento della traccia GPS che da tre mesi cerca invano di scaricare sul suo strumento, quando finalmente riescono nell'impresa lui smanetta fino a quando cancella tutto e si rimette nuovamente in coda...un mito! La giornata si accorcia e l'attrezzatura da moto incomincia a essere scomoda e noiosa, in particolare il mio super tutore e legacci vari...ma di partire manco se ne parla...bha! Verso le 13.30 incominciano ad avviarsi le prime moto, noi come al solito non si capisce perche' (visto che nostro padre aveva fatto l'iscrizione praticamente a Gennaio) siamo gli ultimi e fin verso le 16.00 stiamo in estenuante attesa! Denis nel frattempo è arrivato ed essendo un infiltrato che partecipera' "desfros" ci aspetta con ansia dopo la partenza e rimugina sul fatto che poteva tranquillamente dormire qualche buona ora in piu'! Finalmente si parte ma dopo poche centinaia di metri si entra in paese e...sorpresa!!! Tutti di nuovo in coda!!! Ma che cazzo!! Si aspetta un'altri venti minuti per fare la partenza ufficiale con tanto di arco gonfiabile, ragazze ombrellino e speaker che dopo 4 ore non sa' piu' che dire e spara minchiate! A me che di natura, si sa', non sono dei piu' tolleranti incominciano a surriscaldarsi i coglioni e incomincio a studiare un sistema per collergavici il circuito di raffreddamento della moto! Come se non bastasse a rendere inverosimile la situazione un tipo si avvicina a Simo e dopo aver radiografato l'XR incomincia a fargli un elenco di domande sulla preparazione della moto tessendone le lodi e con gli occhi pieni di invidia e ammirazione per sto' cancello!! (scusa Gianni, ti voglio bene!) E del mio gioiello!? Un cazzo...non se la caca manco di striscio...ma dove cavolo son finito!! Vabbuo' mi becco l'ombrellina piu' sfigata, che da dietro prometteva bene ma da davanti lasciava alquanto desiderare e finalmente, dico, finalmente...si parte!
SILDOC
Due Km e incomincia la sfida familiare su chi è piu figo sulla navigazione cosi' il Doc va' da una parte io da un'altra per ritrovarci quasi per miracolo a ricongiurgerci poco dopo...capiamo subito che la traccia a punti molto distanti e la navigazione è un misto di interpretazione, istinto e una buona dose di culo...non possiamo nemmeno fare affidamento sugli altri perchè siamo praticamente ultimi! Lungo la strada incontriamo qualche sfigato che ha gia' bucato...ancor prima di poggiare le ruote sullo sterrato...che fortuna! Quando finalmente inizia lo sterro mi viene una gran voglia di smanettare e scaricare un po' di tensione ma si crea subito un effetto molla tra io e Simo che allunghiamo per superare tutto cio' che troviamo davanti e Denis nelle retrovie che ha il polso con un gioco di appena 10 gradi d'escursione sulla manetta dell'accelleratore per paura di rovinare la moto del padre...realizzo che sara' una lunga, lunghissima avventura. Va gia' bene che non son tanto competitivo, quindi il fatto di superare e farmi superare decine di volte dallo stesso gruppo di moto non crea in me nessun problema di ego...
SIMO
La notte si avvicina, incominciamo a salire su per un colle che ci portera' in quota e poi verso la francia, a meta' di un tornante un taglio "hard" conduce ad un tappo da girone dantesco dove decine e decine di motociclisti sono incasinati e ammuchiati per superare il tratto, tutti presi dall'esaltazione dell'avventura a sudare e inveire per superare gli ostacoli, con stupore di tutti ci facciamo strada con discreta facilita' superando gran parte dei dannati! Arrivati all'ennesimo tappo e ad un salita fangosa piuttosto ripida mi rendo conto che pero' qualcosa non va'... puzzo di frizione e slittamento della stessa...oh cazzo! E quando l'ho cambiata!?...10 anni fa'...mai? Bho...Non ricordo ma di sicuro se continuo a sforzarla non arrivo neppure in punta al colle, mi butto in discesa in direzione della strada sottostante superando tronchi e pietre smosse, l'Africa scalcia e si dimena con tutta l'intenzione di buttarmi a terra ma io resisto e raggiungo la strada subito seguito da Simo che prontamente salta giu' dalla moto e incomincia a far segno a nostro padre di aspettare, di fermarsi che gli diamo una mano! Ma quello figurati se ti ascolta...manco per il cazzo! Si butta giu' e si arrota intorno ad una pianta capitombolando senza portar conseguenze per fortuna! Denis dal canto suo deve aver capito che qualche danno sara' inevitabile e messa l'anima in pace fa' del suo meglio e segue alla grande. Raggiunta la cima incominciamo un lungo traverso in costa con la luce dell'imbrunire in un paesaggio magnifico, passiamo un chek point, traversiamo un vecchio tunnel militare e proseguiamo per panorami mozzafiato. Gran parte del gruppo e davanti noi, il resto è dietro a spingere e sudare, molti probabilmente questo tratto come del resto quasi tutta la tratta la percoreranno al buio senza realizzare in quale magnifico contesto si trovino. Io e mio fratello incominciamo a spingere e ingarellarci come da tempo non facevamo, i vecchi bombardoni ci riportano con il cuore e con lo spirito ai viaggi in Libia e Tunisia di tanti anni prima. Rispolveriamo uno stile di guida antico, fatto di controsterzi e sterpate, si spinge sulle pedane e si utilizza il peso della moto per impostare le traiettorie, le sospensioni sono morbide e ogni buco o dosso puo' scaraventarti via con tutta l'inerzia che la moto genera. Devi anticipare le frenate perchè la moto non frena...devi accellerare a fondo perchè la moto non ha motore...è un misto di tecnica,passione e follia che ti da' una gioia che solo un endurista d'altri tempi puo' provare! Ci divertiamo un sacco e sbaglio strada cosi' che quando me ne rendo conto ci tocca tornare indietro all'ultimo bivio dove il Doc ci aspetta tutto contento di aver azzeccato lui la strada giusta! Quando facciamo rifornimento in Francia (il secondo) e' gia notte e la stanchezza si è gia' fatta sentire da un bel po' ma noi siamo solo ad un terzo del percorso...
TIA
Proseguiamo verso Limone Piemonte, saltiamo il primo punto di ristoro e scesi verso Limonetto Denis propone una pizzeria di sua conoscenza, cosi' che con gioia di tutti ci concediamo una bella pausa. Tutti bardati da moto ci accomodiamo nel dehor sotto le stelle, ci sbaffiamo un ottima pizza un paio di birre e l'inmancabile sambuca giusto per tenersi leggeri per il proseguo...Ogni tanto qualche gruppetto di moto passa e supera il ristorante ma ormai siamo tutti sparpagliati e ognuno sceglie la sua strategia e adatta il suo passo...io propongo anche un hotel ma il testosterone è troppo alto e non vengo preso in considerazione...caffe' e siamo di nuovo in sella!
Simo fa' strada con l'ausilio del suo faro opzionale, io smanetto con abbaglianti e anabbaglianti ma il risultato è assai deludente in entrambi i casi: con gli uni illumino il firmamento con gli altri la ruota anteriore, il risultato e che non vedo un "belin" e proseguo al "Tuc"! La velocita' è pressochè nulla e ogni velleita' di smanettare e assopita da "lunghi" clamorosi e buche improvvise, tutto quello che avevo provato qualche ora prima è ora ricompensato dal piu' totale sconforto: piacere della guida pari a zero, panorama inesistente e sensazione di nausea per lo sforzo nel tentativo di interpretare la strada...una merda insomma! 
Proseguiamo cosi' per qualche ora e giungiamo cosi' all'inizio di questo racconto, dove ormai il mio personale disagio ha gia' raggiunto livelli critici...da qualche tempo escogito, immerso nei miei pensieri ,la soluzione per porre fine al suplizio senza fare proprio la figura della mammola isterica. Giunti verso l'ameno e isolato paesino di Elva, mi fermo al cospetto della picola chiesetta illuminata da una fioca luce rossastra che rende surreale la gia' assurda situazione e propongo (o forse impongo) la mia personale teoria sulla gestione della cavalcata, facendo peso sulle mie esperienze di Rallysta: - "Ragazzi...io mi fermo qui! Mi riposo qualche ora e poi ripartiamo (dando per scontato che faranno lo stesso pure loro). Inutile proseguire verso il prossimo punto di ristoro per poi addormentarci proprio quando incominciera' ad albeggiare e la guida sara' piu' scorrevole." I miei soci non oppongono resistenza e tiro un sospiro di solievo...ci sdraiamo per terra, stanchi e un po' infreddoliti, fianco a fianco, un padre due fratelli e un amico...tutti uniti da una grande passione. Non chiudo occhio ma recupero le forze, mio fratello dopo due secondi russa, Denis fuma perso nei suoi pensieri...mio padre non so'! 
Dopo circa tre ore decidiamo di ripartire, il letto d'asfalto e il freddo hanno preso il soppravvento sulla stanchezza e il "gioco non vale la candela". Il tutore al ginocchio è ormai un tuttuno con le mie carni è il prurito una costante. Procediamo piu' spediti di prima su e giu' per valichi montani che sembrano magnifici ma dei quali non scorgiamo che qualche tenue profilo regalato dal chiaro di luna. Arrivati, credo, al Passo del Mulo un'inconfondile "clak!" mi lascia senza frizione, si è rotto il cavo...che bello,pioviggina pure! Sgatto nello zaino e tra una cicca e un porco D... tiro fuori il frontalino e il mio set di calze marce porta utensili. Faccio un po' fatica a far passare il cavo nuovo ma dopo un po' ci riesco e siamo nuovamente in marcia.
Verso le sei raggiungiamo il posto tappa e qui (buon per me e il mio orgoglio) è pieno zeppo di moto e gente che dorme accampata a destra e sinistra, Denis si mangia la colazione di tutti e tre, io mi sfilo la ginocchiera e mi faccio una grattata che sembra piu' la sega di un quattordicenne con tanto di faccia goduta e butto tutore e guaine varie nello zaino...al diavolo non le sopporto piu! Papa' e Simo sorseggiano un caffe' e chiacchierano tranquilli e rilassati.
Incomincia ad albeggiare e la strada si fa' piu' nitida, la velocita' aumenta ed in breve siamo al colle Gilba. Fantastico! Ora che finalmente si vede qualcosa siamo a casa nostra su strade e sentieri che conosciamo a memoria...incominciamo un interminabile sequenza di sorpassi e risorparssi con il Ciaccia (giornalista di motociclimo) che ci accompagneranno fino all'arrivo a Sestriere con un interminabile sequenza di ciao...ciao...ciao...e vai in culo! Non è possibile che devo farmi superare 50 volte da sti' qui con i loro cancelli asessuati, borse laterali e trippe al seguito!!! Ma che diavolo è una prova alla mia sopportazione questa non una cavalcata!!! Una lezione di vita sull'autocontrollo e sull'auto lesionismo!
Arriviamo a Paesana e mi ricordo di controllare l'olio motore, la vecchietta è stanca è se le mangiato tutto! Verso il mezzo kg che mi son portato ma anche cosi' il livello non raggiunge che il minimo. Proseguiamo per la strada delle cave e qui mi ingarello nuovamente con Simo, quando lo sento che sta' per passarmi acellero tutto e mi butto in un guado stretto pieno di pietre smosse, l'africa si imbizzarrisce e mi scalcia impazzita e fuori controllo, riesco a rimanere in sella per miracolo ma la direzione non è quella voluta e sto' puntando diretto una parete di roccia. Spingo sul pedale del freno e inchiodo evitando il peggio, poi, cercando di non far trapelare che mi son cagato sotto pianto la prima e non contento del jolly che mi sono appena giocato riparto a razzo verso la direzione giusta con gran stupore di mio fratello che stava gia' chiamando il 118! Ci fermiamo al bivo per la Pala' e aspettiamo gli altri, poi procediamo per Rora', Pian Pra' e casa mia per un rifornimento extra di lubrificante. Qui tralascerei i dettagli di un leggero diverbio con mio fratello che ha generato una caduta di stile e un certo imbarazzo dei presenti per proseguire direttamente verso il ben piu' piacevole superamento del colle del Lazzara'. Oltrepassato questo scendiamo verso Pomaretto e la mia bambina che gia' da un po' lamentava un anteriore assai instabile decide di regalarmi un'altro momento di felicita' forandosi e costringendomi alla sostituzione della camera anteriore, cosa che incredibilmente risolviamo in pochi minuti sebbene la stanchezza dopo le 20 ore di guida sia notevole. Dopo un'altra sosta per un ristoro al quale siamo troppo provati per poter dar fondo ai nostri appetiti, proseguiamo per l'ultimo e bellissimo colle dell'Asietta, superiamo dieci volte il Ciaccia (che Dio lo mandi!!!) e raggiungiamo l'appuntamento con il Papa' di Denis che ci aspetta con un termos di caffe' fumante, mentre ci serve' fa' la radiografia alla sua moto. Denis cerca di spiegare che il graffio sul serbatoio è opera del suo stivale e non causa di una caduta e che ad ogni modo sara' sua premura sistemare il tutto ma il padre sembra non ascoltarlo e ho tutta l'impressione che saranno cazzi amari! Mentre sorseggio la corroborante bevanda sul ciglio della strada soppraggiunge nuovamente il Ciaccia: "Ciao!"-...Ma vai in culo cazzoooo!!!! Mi vien voglia di scagliargli addosso tutto il termos a sto' Panzone!
Salutiamo Gino e ci incamminiamo verso la tanto agognata fine, la mia moto è ormai inguidabile, la gomma anteriore è talmente vecchia, secca e "quadrata" che fa' un effetto lamina poco piacevole tirandoti a destra e sinistra tutta la moto ogni qualvolta sposti il peso da una parte o dall'altra...chiedo a mio fratello di provarla per capire se ho le allucinazioni io o se è realta e lui conferma (che la moto è inguidabile!). Ho cosi' l'occasione di provare il "cancello" che ad onor del vero risulta essere una gran moto e con un motore pronto e di tutto rispetto! (Sempre paragonato agli standar dell'epoca...) 
Dopo 24 ore finalmente il colle dell'Asietta, gli ultimi km hanno il sapore della vittoria, scendiamo lentamente verso Sestriere, stremati ma felici, tutti e 4 insieme e con le moto in condizioni migliori delle nostre, raggiungiamo il piazzale Kandahar e la mia famiglia e li ad attenderci, baci, abbracci e tanta emozione. Mentre bacio Bruna e le mie bimbe con la coda dell'occhio vedo arrivare il Ciaccia...un incubo...ma siamo arrivati prima noi ecchecazzo!! (Lui fa' la versione Extreme pero' e gli aspetta ancora un giorno...che culo!!)
Ritiriamo il nostro attestato di partecipazione e nel stringermi la mano gli organizzatori: -"Bravo! Ci vediamo l'hanno prossimo!"- " Si!Si!..Non vedo l'ora!...Col Cazzo che mi beccate di nuovo!"-
Simo e Denis devono ancora tornare fino a casa e non li invidio affatto, io con la scusa della gomma sminchiata posteggio la "Regina" nel garage a Sestriere in compagnia dell' XR e con Papa' ce ne rientriamo comodamente a casa in auto con Bru le Bimbe e mia Mamma per concludere con una bella cenetta tutti insieme, degno finale di questa lunga ed estenuante avventura.






Non ho amato particolarmente questa esperienza motociclistica tra le tante che ho vissuto e non ho compreso il significato del guidar di notte per posti che so' magnifici ma senza vedere nulla...sicuramente ci sono dei motivi legati alla sicurezza (le velocita' rasentano il ridicolo) o alla facilita' di ottenere i permessi...ne ho apprezzato pero' il risultato e lo spirito che si crea nell'affrontarla. 
Mio padre ha come sempre dimostrato una tenacia e una forza di volonta' che gli invidio, quest'anno dopo il brutto incidente che ha subito è tornato in Tunisia e si è gia' preso una bella rivicinta poi non soddisfatto tra pozioni magiche e Doping vari ha portato a termine anche questa durissima prova. Inoltre mi ha dato la possibilita' di condividere del tempo insieme a lui e mio fratello facendo una delle cose che piu' amiamo creando quello spirito di squadra che sicuramente ritroveremo anche nel lavoro...basta non toccare l'argomento Ugo! 
In ultimo ma non meno importante la soddisfazione di vedere la passione che ormai da tempo ha rianimato il nostro amico Denis e della quale credo di essere uno degli artefici, è bellissimo vedere l'entusiasmo l'impegno e i sacrifici che fa' per riuscire a condividere con noi questi fantastici ed indimenticabili momenti, il mio consiglio e' di chiedere a Gino il Transalp anche per il prossimo viaggio in Tunisia...
Non mi resta che ringraziare il Ciaccia, anche se non lo sapra' mai... che mi ha fatto capire che non conta la tecnica, la moto o il fisico per portare a termine una bella avventura...basta la passione! E io credo che lui ne abbia tanta...proprio come noi!

L'Africa ora è li'...nuovamente in garage sotto una coperta, tutta pulita ma piena di acciacchi, il serbatoio ha una nuova chiazza di metallo vivo perfettamente lucidato dal continuo sfregare del mio tutore, sotto il mono una pozza d'olio che trasuda da un corteco, la frizione è sempre la stessa da chissa' quanti anni e per quanti ancora...mi aspetta per la prossima avventura, fedele compagna di sempre...

Mattia

sabato 27 settembre 2014

Farigliano penultima prova

Tia
Sguma Racing Team in modalita' campeggio per la penultima prova di regionale svoltasi a Farigliano il 20 luglio dopo i precedenti rinvii causa mal tempo.  Mogli e figli al seguito abbiamo allestito un campo di tutto rispetto presso la polisportiva adibita a Paddok. Air Camping, furghy, camper e due tende per i coniugi Chiavia di ritorno dalle vacanze estive in perfetto stile gitano. Il Germa con la consorte prossima al travaglio ci raggiunge il mattino seguente in compagnia di Luca la "mascotte" alla sua seconda esperienza. Il percorso di gara prevede due speciali in linea e un trasferimento impegnativo ma non eccessivamente lungo, nulla a confronto dell'epopea della settimana precedente! La prima speciale, piuttosto veloce é tutta un single track che taglia di traverso il bosco, dopo un primo tratto in discesa procede grosso modo pianeggiante per terminare infine dopo un una curva a 180° su un tratto di strada veloce in salita. La seconda linea parecchio lunga è un bel mix di quasi tutti i generi di guida enduristica fatta eccezione (a discapito del "Bottu") del fettucciato, si parte con un bel pezzo veloce su strada bianca intervallato da un paio di guadi, poi di colpo si lascia la strada principale per un viottolo in salita con tornanti e gradoni di roccia da superare, arrivati in cima si procede su single trak piuttosto stretto e tortuoso tra le piante per buttarsi in seguito in una discesa veramente hard, tutta sconnessa con gradini  e pietre smosse...per finire  in bellezza un bel pezzo veloce in salita con sponde e tornanti!  Una speciale dura e tecnica che ben si addice al mio stile di guida avvezzo al vero enduro e non a quelle frociate dei fettucciati...HA HA HA!

Mary
Quasi giunti a fine trofeo i ruoli sono ormai ben definiti: Io e Germa duelliamo a forza di danni fisici, colpi bassi e frecciatine varie per conquistare la vetta della classifica, Gigi e Mary da ora soprannominati "Mimi e Coco" per il particolare legame simbiotico con cui condividono competizione e sfighe varie ed infine Igor che si sente poco ma ogni tanto spunta fuori, capelli radi ma lunghi, sguardo spento e turcet in bocca...si infila il casco accende la caffettiera, si spara due speciali e se non lo abbattono ricorda a tutti che sa' ancora andare in moto...ma per questa di Farigliano non é apparso...peccato!

Tia e Bottu partono tra la ola di famigliari e amici, Mimi e Coco danno subito spettacolo con la moto di Mary appoggiata alla rete e lui che scalcia come un dannato nel tentativo di farla partire mentre il socio lo guarda in preda al panico da penalita' imminente.
Noi si procede e il sottoscritto come poggia la ruota sullo strerrato pianta un cappottone e spezza la leva della frizione...di nuovo! Il Bottu sorpassa con ghigno famelico e spara qualche frecciatina del tipo " tienti in piedi pirla", al primo pezzo un po hard un bel tappo ci rallenta e ci ritroviamo insieme per sorpassarlo con destrezza e un po' di fisico. Proseguiamo per provare la prima speciale e con largo anticipo raggiungiamo il primo CO... passano pochi minuti e Mimi e Coco ci raggiungono! 
Germa
- "Ciao ragazzi gia' qui!?"- Facciamo noi con aria curiosa... - 
"Si! Tutt'apposto, una passeggiata!" - Loro con aria sbruffona...
 -"Piaciuta la speciale?"- Noi sempre piu' curiosi...
Due caschi silenti si girano a incontrare gli occhi perplessi dei rispettivi proprietari... poi si rigirano e con fare molto perplesso ed in perfetta sincronia: -" Speciale?! Quale speciale...? "- 
Cazzo! Sono fantastici, l'hanno volata in pieno...!
Si prosegue per la seconda linea con un trasferimento su un letto di un fiumiciattolo veramente infido e palloso, la mia moto rimbalza e scarta da tutte le parti e incomincio a chiedermi mentre smanetto come un matto sul registro sospensioni se ste' forcelle a cartuccia chiusa sian meglio delle tradizionali...NO!
Gigi
La speciale arriva e come al solito noi non sappiamo che ci aspetta.... ma con gran sorpresa per me è il mio genere e spingo piu' che posso, mi gioco qualche jolly e supero un paio di piloti! Germa non è dello stesso avviso, lui preferirebbe un bel fettucciatone per darmele di santa ragione ma il destino a voluto cosi' e una bella pianta lo aspetta a braccia aperte per accoglierlo nel suo abbraccio e fargli perdere secondi preziosi! Nella stessa speciale il nostro Mary spegne la moto che sebbene fresca di registro valvole non sembra aver cazzi di ripartire...spinge, scalcia e bestemmia ma nulla la povera non ne vuole sapere...Ne approfitta Gigi che come al solito recupera e passa in vantaggio sul compagno che esausto giace in parte al motociclo e lo osserva passare con sorriso "Gigigno".
Tra mille peripezie e tante risate si protrae e conclude infine questa penultima prova di regionale, alietata dalla presenza delle nostre compagne e dei nostri bimbi e per me la soddisfazione di un terzo posto di categoria con tanto di coppetta e premiazione proprio davanti alle mie donne ( mi sarebbe piaciuto anche davanti al Bottu ma in preda ai bruciori di stomaco e convulsioni varie ha abbandonato la premiazione qualche minuto prima...) .
Luca
La classifica di giornata per il trofeo sguma  vede Tia in prima posizione a seguire Germa Gigi e Mary.
Ottima prestazione del giovane Luca 84° in classifica generale, 64° Tia, 89° Germa , 108° Gigi e 115° Mary su un totale di 140 al via.
A breve il resoconto dell'ultima, fantastica prova di campionato...ciao

Mattia

Trofeo Sguma Dopo Farigliano:

Tia       - 31 punti
Germa - 18 punti
Gigi     - 18 punti
Mari     - 13 Punti
Igor    
 - 11 Punti

  

sabato 26 luglio 2014

lunedì 14 luglio 2014

Riepilogo delle puntate precedenti e 5° Prova di Trofeo a Priero


SAN REMO

Dopo la prova di Vesime ci attendeva la prova di Farigliano, gara rimandata per il clima sud equatoriale che ormai imperversa su tutta la regione da alcuni mesi...peccato perchè vedere il "Bottu" che attraversa il Tanaro in piena non ha prezzo...
Nel giro di mezz'ora il Team si organizza per cercare un'alternativa per non sprecare il week , minuti che saranno fatali per il nostro Gigi che in cinque minuti si compromette e propone alla moglie un fine settimana nelle langhe... decisione irrevocabile  sebbene il resto del Team abbia frattanto deciso di convogliare a San Remo per una prova di regionale ligure nella medesima data.
Vi parteciperanno Il "Bottu", Mary, Igor e il Sottoscritto, la gara si presume sia facile ma i 34 km da percorere tre volte si riveleranno veramente tosti e molto tecnici! Ambiente favoloso e una linea tortuosa , tecnica e veloce che dava spazio ad un po' tutti gli stili di guida ne faranno una prova stupenda, il trasferimento tecnico in salita su rocce stile "trial" e in discesa sull'infida "mulattiera della capra morta" la renderanno una gara veramente dura.
La gara si concludera' con Tia in prima posizione, Germa in seconda e Mary in terza, Igor invalido di guerra e con i postumi della precedente battaglia dovra' arrendersi alla fine del 2° giro per il troppo male al piede.






Classifica Sguma Dopo San Remo:

Tia 16
Germa 13
Gigi 11
Igor 10
Mari 5









MONLEALE

Dopo San Remo ci aspetta la tappa di Monleale, a questa vi parteciperanno Tia, Mari e Gigi , il Bottu impossibilitato dall'imminente arrivo della piccola Sara deve rinunciare e dell'Igor non giungono notizie...forse una cancrena gli sta' definitivamente consumando il piede malandato...
Dopo i soliti preparativi alle moto e al "Furghy" ci rechiamo in quel di Monleale dove effettuiamo le verifiche la sera del Sabato e ci regaliamo una cenetta da veri Rider nella nota "Locanda del Seicento".
Veniamo accolti nel ristorante da un cameriere talmente vetusto da far pensare che l'unico arredo effettivamente del 600 sia il sudetto, questo ci squadra con disprezzo dall'alto verso il basso con aria schifata probabilmente non apprezzando i motivi naif di grasso delle mousse sulla mia maglietta e l'abbigliamento "casual" di Mariano che con pantaloni stracciati e sabo' consunti avrebbe fatto pena pure a San Francesco...
Comunque il "vecchio" ci fa' attraversare tutto il locale e ci porta in "piccionaia" ben distante dai tavoli delle salette piu' caratteristiche ma sopra tutto ben distanti da altri clienti e si allontana nei meandri delle cucine, dopo pochi secondi odiamo, neanche troppo celate, le lamentele del sudetto che lamenta al resto dello staff di "NON AVER MANSIONE DI BUTTAFUORI" evidentemente riferito alle nostre rispettabili persone...
Il tavolo apparecchiato di tutto punto e l'accoglienza non proprio calorosa ci fanno dubitare di aver fatto un'enorme cazzata...sopratutto in vista del "Conto", ma con l'arrivo del nuovo cameriere l'atmosfera si distende aiutati anche da un'ottima bottiglia "LA Bernardina" di Ceretto.
 Mariano affamato come se non mangiasse da una settimana rimane un po' spiazzato quando l'inserviente ci offre un "fascina di verdure crude" con salsina biancastra non ben definita, il menu' proponeva piatti di difficile comprensione del tipo "rugiada di mare su letto di sta ceppa di minc..." comunque noi nel dubbio ci siamo buttati su piatti piu' facili che sulla fine si sono rivelati ottimi e con porzioni di tutto rispetto! Il culmine della serata è stato quando lo chef ha proposto un'aggiunta di olio Toscano a crudo e una spolverata di pepe con apposito pepino elettrico e luce led annessa...cazzo...erano anni che non ridevo cosi' tanto!!! Sulla fine anche il conto è stato onesto, sicuramente ripagato dalle risate che ci siamo fatti...anche se... da quella sera Gigi continua a chiedermi i soldi per l'iscrizione alla gara di Farigliano che, se continua cosi' mi costa piu' di tutto il regionale!
Dopo cena e successivo wisky in un bar poco distante dove un locale bestemmiava e inveiva come un pazzo durante l'amichevole dell'Italia che vorrei averlo visto durante i mondiali, siamo andati a nanna.
La gara e' stata caratterizzata da trasferimenti piuttosto pallosi e privi di particolari difficolta', Gigi non ha comunque perso occasione di rallegrarci con qualche avvitamento e improperi vari. Le linee erano piuttosto interessanti, un misto tra fettucciato, strada bianca, single trak e contropendenze varie, purtroppo la gran quantita' di polvere e tratti molto stretti non permettevano sorpassi agevoli e talvolta si guidava un po' alla "ceca"con tutti i rischi che ne derivano.
La seconda linea aveva (stranamente) un buon afflusso di spettatori, che incitando il Mary nella perenne caccia al Gigi ne esaltavano le performace con il risultato di clamorosi "lunghi" e numeri "da circo".
Su un totale di 260 partecipanti ci siamo classificati: Tia 135°, Gigi 192° e  Mary 206°


Classifica Sguma Dopo Monleale:

Tia : 21
Gigi : 15
Germa : 13
Igor : 10
Mary : 8

PRIERO

Ridente cittadina immersa nel fango Priero ci ha accolti nella notte del sabato dopo che, come di consueto, ci siamo ben rifocillati per trovare le forze per la giornata successiva...si presume che qualcuno gia' qui abbia sbagliato strategia con la scelta di un riso in bianco invece dei ben piu' nutrienti funghi fritti, misto di antipasti e cinque o sei digestivi da smaltire la giornata successiva! Comunque dopo questa bella cenetta in compagnia di mogli, figli amici e fratelli ma sopra tutto della piccola Sara che per la prima volta si è unita a tavola con noi abbiamo raggiunto codesta localita'. Tengo a precisare che nulla lasciava presagire cio' che da li ha breve ci aspettava... è oramai un dato di fatto che quando prendiamo una gara sottogamba poi matematicamente lo pigliamo in c...!
Al mattino di buon ora veniamo svegliati, Mary ed Io, dal "Bottu" che in agitazione pre gara e' gia' sveglio da mezz'ora, ha scaricato le moto e predisposto il tutto per le verifiche tecniche...manco dovesse fare una gara di mondiale!!! Comunque, grazie a lui, verifichiamo in tempo e il Mary viene da subito ammonito per la mancanza del cavaletto...presagio di ben piu' gravi ammonizioni successive.
Colazzioniamo e dopo un 'oretta partiamo, io e il "Bottu" nella stessa batteria , Mary tre minuti dopo, ma noi lo aspettiamo che intanto e una passeggiata e si fa' la gita insieme...si....sti cazzi!!! Quattrocento metri di asfalto e poi un dedalo di salite, discese, tornanti, fiumiciattoli, pietre sghisce, canali profondi mezzo metro e il tutto in "pauta" da girone Dantesco! Arriviamo alla prima speciale che abbiamo gia' un ritardo di 5 min sul primo CO e c'e' pure coda al cancelletto di partenza! Ci accodiamo e partiamo per la speciale, bellissima e veloce, qui di "grazia" fango ce ne' un po' meno ma con ritardi simili i tempi in speciale non contano piu' nulla...
Finita la speciale io e il "Bottu" proseguiamo alla ricerca di sto' benedetto CO che mica è vicino cazzo! No no...! Ce lo hanno piantato un bel po' dopo sti' stronzi...ed infondo ad una discesa fangosa e sghiscia su radici e gradini di mezzo metro, che per stare in piedi devi pregare tutti i santi e le madonne o, se sei ateo come me, te ne sbatti e bestemmi come se ci credessi!!! Insomma, per farla breve raggiungiamo il CO che abbiamo gia' 20 minuti di ritardo e di Mariano manco l'ombra. Ripartiamo per il martirio, fango a piu' non posso, le ruote e la moto tutta sono un blocco di fango, pesante e inguidabile, nella mia mente continuo a pensare che devo ancora fare un sacco di strada (il primo giro è sempre il piu' duro poi man mano che ti avvicini alla fine diventa meno pesante...almeno per me) ma proprio mi sembra impensabile dover fare ancora due giri e mezzo, in piu' tutto sto ritardo mi mette ansia per la classifica che poi, infine, e l'unico motivo per cui ti fai sto' culo fino in fondo! Raggiungiamo finalmente la seconda linea che è stata partorita da qualche stressato di Priero, amante del trial, simpatizzante dell'enduro e appassionato di cross, fondamentalmente uno che non ci capisce un cazzo di nessuna delle tre specialita', perchè, almeno secondo il mio punto di vista, una merda simile è difficile da replicare...
Dopo pochi km finalmente il Paddock, posiamo le moto e ci guardiamo storditi e stanchi, io e il Bottu, il Bottu anche un po' incazzato...
Cerco la motivazione per proseguire ma non è facile...poi il miracolo...la luce...aria fresca per il mio cervello da endurista malato: il "Bottu" si gira mi guarda e...-"fanculo io mi ritiro, sta gara di merda! Domani devo lavorare cazzo!"- la fatica è sparita (piu' o meno...) la voglia è tornata (piu' o meno...) lo spirito competitivo e a balla ho una motivazione, sono un competitivo del cazzo! Non mollo si parte, pieno alla moto e via...per il secondo giro...grazie Germa!
Faccio a tempo a mettere in moto che arriva Mary tutto trafelato... - Annullano i ritardi...annullano i ritardi...- mi urla mentre sto' partendo, ma ormai sono "infoiato" e prima finisce sta' tortura meglio è!
Arrivo al CO e mi avvisano che i ritardi sono annullati e i tempi allungati di 5 minuti (non sforzatevi troppo neh...!) riparto, il  GERMARADE che ho nelle vene si esaurisce in fretta ma l'orgoglio tiene duro...col cazzo che mi fermano questi!...mi chiedo che fara' Mary ma dubito che si arrende in fretta, continuo e faccio la prima speciale con rinnovato spirito e grinta, mi convinco anche di aver guidato bene e continuo verso il CO, ho un po' di anticipo, penso alla coppa che non vedro' mai e assorto nei miei pensieri  mi arroto come un coglione contro una delle piante prima del Controllo...sotto il piede la leva della frizione spezzata all'altezza del collarino...cazzzooo...noooh! Guardo l'orologio, mancano 15 minuti, ma a me sembra manchino 15 secondi, mi tolgo lo zaino e cerco le leve di ricambio...non le ho prese...COGLIONE! risalgo la china e cerco la leva spezzata, la cerco e provo a incollarla con un po' di fango...COGLIONE! agitazione a balla... poi l'illuminazione da vecchio Rallista...la chiave della candela!... la pianto nel mozzicone della leva e raggiungo il CO...smonto tutto lo zaino, la cerco ma nulla...non c'è...non l'ho presa...ma allora sei proprio un COGLIONE!!! Ma non mollo, butto tutto nello zaino e incomincio a scendere motore spento fino in fondo al canale fangoso infine accendo il K e tutto a "sciancun" raggiungo il CO...mancano 5 minuti. Incomincio a mendicare una leva frizione ma mi propongono le soluzioni piu' improbabili: leva frizione per moto Parilla del 15/18, leva frizione Ducati multistrada...ma cazzo nessuno ha una leva della piu' diffusa moto da enduro!!! Frattanto arriva Mary..."au li'!" passa davanti a tutti e poggia la moto alla rete del campo da calcio dove hanno allestito il controllo orario. Io vado dall'ultimo Team e butto l'occhio in una cassetta dei ferri con un mozzicone di leva KTM 1cm piu' lunga della mia...me la regalano volentieri e corro a montarla...mancano 2 minuti! Mariano si calza il casco e si avvia verso il CO...e troppo presto...gli urlo...monto la leva e urlo ma lui niente continua...gli urlo...nulla...il commissario lo guarda incredulo: è l'unico di tutta la gara ad aver fatto una penalita' per anticipo di dieci minuti quando tutti rischiano penalita' per ritardo! Capisce e finalmente mi vede...mi aspetta e proseguiamo insieme per un po' la nostra epopea...
Arrivo al paddock e lo sguardo del "Bottu" è piuttosto eloquente...incomincia a comprendere d'aver fatto una cazzata...! Io tanto per dargli una mano lo tratto come il mio meccanico personale, gli faccio far benzina e per aiutarlo a superare la crisi gli racconto che la tipa con cui passo i CO sta' tenendo duro e guida leggiadra come una gazzella...il ragazzo fuma...mi allontano in fretta prima che mi dia fuoco alla moto!
Mariano inarrestabile continua la gara incurante della quantita' di penalita' accumulate...due lunghissime ore dopo finisco il supplizio e raggiungo il "Bottu" che ormai cammina stile Bassotto, orecchie lunghe che strisciano a terra fianco a fianco con la mia lingua esausta... il dubbio si trasformato in convinzione: "ho fatto una cazzata" non fa' che ripetere...No! Germa, non è vero... almeno c'è qualcuno che ha ancora la forza di guidare il furgone fino a casa!!
Unica soddisfazione (e devo dirlo se no' non mi rivolge piu' la parola) il miglior tempo della prima speciale è suo!
Dopo qualche decina di minuti anche Mariano completa la sua gara, un grande! Peccato che solo al consulto delle classifiche scopriremo che ha causa della quantita' di penalità accumulate ha superato il tempo massimo e pertanto la sua gara è ritenuta nulla.
Di 180 partecipanti solo 89 concluderanno la gara io 62° in generale e 5° di categoria.
La prossima prova, tempo permettendo, settimana prossima a Farigliano!

Dopo consulto della giuria abbiamo deciso di aggiudicare 1 punto in classifica per chi comunque ha partecipato ad una gara anche se non l'ha finita e 3 punti per Mariano che ha finito con onore e spirito di sacrificio una gara impegnativa come quella di ieri.

Classifica Trofeo Sguma dopo Priero:

Tia : 26
Gigi : 15
Germa : 14
Mary : 11
Igor : 11

Ciao
     Mattia








mercoledì 16 aprile 2014

2° Guerra mondiale a Vesime e 3° prova di Trofeo Sguma


"Qui, nella Langa di vigneti, di noccioleti e di torri medievali dal profilo grifagno, osarono le aquile" cosi' ricorda e descrive Vesime lo scrittore Beppe Fenoglio. Io avrei aggiunto "...puttane color fucsia..." ma i tempi son cambiati e forse allora non c'erano ancora...
Aereoporto Partigiano di Vesime
Ed è qui, paese sede dell'unico ed eroico aereoporto partigiano, che si è svolta la 2° prova di regionale e la 3° di Trofeo Sguma di cui ora vi narrero' le vicende.
Sul campo di volo, pronti per il raid aereo, si sono schierati il mitico Igor su biplano Fokker della 1° guerra mondiale, seguito in ordine da Tia su Hawker Hurricane Mk1, Gigi su Savoia Marchetti SM 81, il Barone German su Spitfire, il mitico Mary su Douglas TBD Devastetor fresco di Hangar e con carrello in carta stagnola ed infine la recluta Luca su Corsair F4U.

Igor decolla e lo squadrone lo segue in formazione senza particolari turbolenze, tutti provano la prima speciale e ben presto si capisce che l'imminente battaglia sara' piu' dura del previsto. Il primo fettucciato è subito cronometrato ma chiaramente i nostri piloti non hanno effettuato il volo di ricognizione, German spinge al massimo il suo Spitfire e si conquista la testa della classifica inseguito da Igor e Tia a pochi secondi di distacco. 
Rapido rifornimento e si riparte in direzione della prima speciale, Igor spinge al massimo il motore stellare e percorre il trasferimento con le tele del biplano prossime alla rottura, Tia e Gigi preoccupati lo seguono con non pochi sforzi. 
Prima linea, la battaglia si fa' dura, diversi aerei nemici vengono superati dallo squadrone, Tia piazza il miglior tempo seguito dall'inarrestabile German e da tutto il resto della truppa, nessun danno, nessun ferito. Si prosegue in volo radente tra vigneti e piante in fiore verso la terza prova cronometrata. Il Barone impone il ritmo e si aggiudica l'ennesima battaglia. Il resto dello squadrone segue in formazione con buoni tempi e soddisfazioni per tutti.
Finito il secondo rifornimento si decolla nuovamente verso la linea nemica, si procede ad andatura moderata quando inaspettatamente uno Zero nemico spunta all'improvviso verso igor e lo punta nel miglior stile Kamikaze, Igor vira verso destra nel tentativo di sfuggirgli ma è troppo tardi: l'impatto è inevitabile, all'ultimo tira la leva del sedile eiettabile ed espode in aria atterrando rovinosamente in terra. Il Nipponico bastardo prende il volo e fugge via...
Rapidi i soccorsi della croce rossa recuperano Igor per trasportalo verso il primo centro medico tra urla di dolore e richieste di morfina.
Il resto dello squadrone attonito procede per la 2° prova in linea, Tia parte per primo seguito da Gigi e da tutti gli altri, la battaglia si fa' interessante ma spie segrete del KGB manomettono i radar e i tempi di Tia vengono modificati dal controspionaggio russo.
Si prosegue verso la 3° e ultima prova in fettucciato, attimi di tensione al CO quando Mariano intercetta la presenza dello Zero giapponese e cerca di abbatterlo definitivamente, missione annullata da Gigi e Tia che sperano in un trattato di pace che mai avverra'.
Il fettucciato vede protagonista il Barone German che si porta a casa la vittoria di questa 3°prova di campionato, Tia e Gigi si affrontano a duello e Tia sebbene tenti di emulare le gesta del nipponico ne esce sconfitto.
Lo squadrone al completo


La classifica finale vede:

German 9°
Gigi  22°
Luca 23°
Tia 25°
Mary 35°
Igor - Deceduto

Classifica Sguma Racing Team:

Igor : 1-1-x
Germa: x-2-1
Gigi:3-2-2
Tia: 2-1-4
Luca: x-x-3
Mary: x-x-4

Bravi a tutti ed in particolare a Luca e Mary alla loro prima esperienza!!!
Ci vediamo tra tre settimane a Farigliano.
Ciao
      Tia